Game collection
FILM:
RYM è il mio taccuino giornaliero, nel quale annoto - e spesso commento brevemente, ma in maniera assai supponente - le mie visioni cinematografiche.
Non "impallino" film che ho visto in (un più o meno lontano) passato; sono vecchio, ne ho visti tanti e soprattutto non sono sicuro che il mio giudizio odierno sarebbe lo stesso di quando li vidi la prima volta.
Guardo film da solo (con birretta annessa), con la fidanzata, con parenti, con amici, con bambini e con anziani; non sono snob, vedo un po' di tutto.
Provo un misto tra la compassione e la tristezza per coloro che - pensando di essere raffinati cinefili "contro" - si esaltano per bambocciate e denigrano i film "impegnati"; quelli per cui "Crank è il più grande film mai realizzato, The expendables il cinema del futuro e Drive il capolavoro dell'emotività". Li considero il corrispettivo della settima regola chomskiana di rimbecillimento: «è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti. E che questi sono valori positivi e condivisibili».
Questo però non significa che quelli, al contrario, che vedono solo film underground e/o sconosciuti e/o sperimentali hanno la mia stima automatica, tutt'altro. Se amate alla follia solo Eraserhead e Begotten, Tarkovski e Sokurov, fidatevi, avete qualcosa che non va. Fatevene una ragione.
MUSICA:
Sono passati tanti anni dai tempi in cui ascoltavo al massimo 1 o 2 cd nuovi a settimana, li assaporavo dalla prima all'ultima nota, imparavo testi e suoni a memoria.
Oggi vengo letteralmente inondato dalla musica; non che sia necessariamente una sensazione spiacevole - dipende dal valore della suddetta - ma è una sensazione alla quale, non essendo più giovanissimo, non riesco bene ad abituarmi.
Blissard, il nick preso a prestito dai grandi Motorpsycho, nasce con lo specifico scopo di essere il mio punto di riferimento in questo fiume in piena di ascolti, oltre che luogo deputato a farmi e a far conoscere più musica possibile.
Riguardo alla valutazione degli album, non sono così egocentrico o idiota da pensare che a qualcuno interessino tanto le mie "pallinature" ai dischi, anche perchè - come ogni valutazione - sono estremamente personali e soggettive. A mio favore va detto che mi lascio poco influenzare dalle opinioni che si trovano in giro, a mio sfavore c'è l'inequivocabile verità che alcuni generi musicali li conosco e frequento poco e niente, e verso altri nutro cordiale antipatia (quando non completa indifferenza). E' inutile che vi specifichi di che generi parlo, penso si possa capire scorrendo la mia lista di cd.
Grazie di essermi venuti a trovare e di avere avuto la pazienza di leggere fino a questo punto.
Prima di parlare di altro, comunque, approfitto dello spazio concessomi su RYM per consigliarvi di diffidare delle due categorie di ascoltatori più comuni in questo luogo (ma anche in forums, blogs, etc.):
1. I Sassi
Categoria di ascoltatori non nutritissima, ma sufficientemente presente in rete.
Dichiaratamente onnivori (e con atteggiamenti da onniscienti), non "ascoltano" la musica, bensì la catalogano e la giudicano.
Per riconoscerli, basta curiosare tra le pagine personali di RateYourMusic. Inserite una ricerca per anno inserendo a caso una delle ultime 3-4 annate e i risultati saranno sconcertanti: pallinature per oltre 300 dischi ad anno, alcune delle quali effettuate mesi prima dell'effettiva uscita del disco in questione; questo perchè i Sassi devono ascoltare tutto ma proprio tutto, devono "stare al passo coi tempi" e devono essere "i primi a capire gli album". In pratica, i Sassi ascoltano unicamente per "impallinare", in tutti i sensi.
Nel formulare giudizi sono fortemente derivativi (quasi sempre la critica musicale d'oltreoceano è l'influenza principale) e ossessivamente dogmatici (da qui il soprannome "sassi"). Poichè non hanno la duttilità mentale necessaria per discriminare un contesto da un altro, questi novelli talebani musicali lanciano ultimatum verso gruppi (o addirittura intere scene musicali) rei di non adeguarsi ai loro canoni indie-postpunk-alternative-snob.
Paranoici, insicuri e frustrati, sono affascinati spesso da vecchie e nuove forme di logge massoniche e nutrono forti sospetti nei confronti di ogni forma di dialogo democratico. I sassi non vogliono interlocutori, vogliono sudditi.
2. I Sassi rotolanti
Categoria invece nutritissima di utenti, i Sassi rotolanti sono anime inquiete in cerca di un baricentro musicale, individui alla spasmodica ricerca di qualche punto di riferimento fisso e inamovibile. E tale punto di riferimento lo trovano sempre, in blogs o forums, ed è il loro Sasso.
Incapaci di formulare idee e giudizi personali, i Sassi rotolanti sono facilmente riconoscibili in rete: i loro interventi si limitano ad essere un "copia e incolla" da quelli del loro Sasso, e le loro frasi tipiche sono "Sono perfettamente d'accordo con Sasso!", "Hai ragionissima, Sasso!", "Come dice Sasso!", "La parola di Sasso è legge!". Utenti che fungono da rinforzo per l'ego del Sasso, e che al contempo sono programmaticamente impossibilitati a vivere senza alcun Sasso ("Il Sasso rotolante si libera dalle catene del Sasso soltanto per cercarne di più solide e resistenti... di un altro Sasso")
I Sassi rotolanti si suddividono a loro volta in Sassi rotolanti puri e Sassi rotolanti "Disturbing behaviour".
Quest'ultima categoria è interessante. Se il Sasso rotolante puro solitamente vive una vita da gregario del Sasso, il "Disturbing behaviour" ha maturato col tempo questa impellente necessità. Nel film "Disturbing behaviour" - in Italia uscito come "Generazione perfetta" - dei giovani e vitali adolescenti vengono progressivamente trasformati, tramite una sorta di lavaggio del cervello, in studenti omologati , frustrati e tutti uguali. E gli utenti "Disturbing behaviour" compiono esattamente lo stesso cammino: nei primi interventi dichiarano amore incondizionato per zozzissimi gruppi stoner, per grezzissimi metallari o per gruppi storici della scena punk-hardcore italiana; dopo il lavaggio del cervello, te li ritrovi ad esaltarsi per Arctic Monkeys, Babyshambles e White Lies. Brividi...
Comments
Contributor Stats
User #305,773
Joined 2009-07-13T09:51:17Z
Ho appena letto la tua recensione de El cadáver de Anna Fritz e pare ricordarlo molto... Mi hai incuriosito parecchio (ho una compulsione a vedere le robe più morbose sulla terra, mi sa)
Ho la fissa dell'hd io xD
Sì, Deadgirl è stato una bella botta... anche se non mi ha completamente convinto
Se ti va puoi mandarmi in pvt il tuo numero ;)
Un abbraccio
Di Fulci sono indeciso tra Sette Note in Nero e Non Si Sevizia un Paperino, ma comunque gli altri sono bellissimi. Mi vengono in mente Luca il Contrabbandiere, L'Aldilà, Manhattan Baby.
I tuoi?